Taormina, e si chiude il nostro giro siciliano dell’agosto del 2011 (vedi cartina con percorso qui), abbiamo raccolto tanta bellezza ed emozioni, ma anche bisogno di riposo… ci guardiamo intorno in silenzio, poi ci imbarchiamo per la penisola da risalire.
Un video con molte immagini da guardare… in silenzio.
Continuando il viaggio di due anni fa… (grazie al diario di bordo e alla documentazione possiamo ritornare un po’ indietro nel tempo. QUI il nostro percorso)
Ieri 16 agosto 2011 partenza da Siracusa alle ore 17.00 per un’ escursione sull’Etna (vulcano più alto d’Europa, 3350 m e uno dei più attivi del mondo).
Arrivati alle 19.30 a Nicolosi (piazzale con parcheggio a quota 2000 metri) ci accoglie un’aria è frizzante: felpa e passeggiata intorno ad alcuni crateri spenti. Spaghettata al pomodoro a km 0: apprezzatissima, come la vista sulla città di Catania (?), e nanna.
Il mattino seguente si parte per l’esplorazione delle zone crateriche autorizzate dell’Etna sud:
fuoristrada per escursione
funivia – un mezzo fuoristrada… ed eccoci a seguire la guida che ci mostra alcuni crateri attivi e fumaiole, il terreno è molto caldo, quindi è consigliabile avere delle scarpe con buone suole isolanti. Alcune foto che non rendono la reale emozione di trovarsi in un ambiente tanto insolito: “da girone dantesco”, caldo ai piedi e freddo alla testa…
(Cliccare su una delle foto sotto per ingrandirla e guardare poi tutta la galleria utilizzando la freccia)
1- Verso il grande Etna
salita
terreno di colata su cui riprende la vita
ricresce la vegetazione
terre differenti
… colorate e fiorite
cuscinetti di fiori
siamo quasi giunti
passeggiata intorno al cratere spento
senza parole…
tante cime
l’Etna è tanti monti, tanti crateri…
il sole se ne va
notturno dal camper
l’escursione a quota 2500 circa
le fumaiole attive
piste per i fuoristrada
guardiamo attoniti
discesa in funivia
per raggiungere il camper…
si riparte: saluti “A muntagna”
Il 21 giugno 2013 la XXXVII Sessione del Comitato UNESCO, riunitasi a Phnom Penh, ha insignito il Monte Etna del titolo di Patrimonio dell’Umanità.
Il fiume Alfeo in Grecia e la fonte Aretusa a Siracusa
Durante il viaggio in Sicilia nell’agosto del 2011 ( qui cartina del percorso) abbiamo scoperto un piccolo stagno/laghetto, proprio sul lungomare di Siracusa: strano no? Questo “stagno”, che abbiamo poi saputo essere una fonte, era quasi completamente coperto da una verde vegetazione di papiri!!!
Approfondendo la conoscenza ho saputo di una leggenda che ne racconta la storia.
Se volete scoprirla anche voi, continuate a leggere…
Per conoscere la leggenda di Aretusa trasformata in fonte per difendersi dall’ amore di Alfeo… e vedere le nostre foto della fonte,
lasciare caricare (vedi barra) e sfogliare il libricino cliccando nell’angolino in basso a destra delle pagine.
(Sto sperimentando un programma per "creare libricini", quindi siate tolleranti)
E poi, una bella doccia per combattere il caldo siciliano,
una breve siesta e si parte verso la montagna e una notte al fresco: all'ETNA!
Colazione con cornetto al pistacchio, poi sul pullman per Ortigia, l’isola su cui si trova la parte più storica della città.
Subito un’immersione nel mercato siciliano che ogni mattina riempie le bancarelle di frutta, verdura e soprattutto pesce fresco
Video (con la voce di Enrico Caruso in ” Santa Lucia” 1916, che mi fa immaginare i pescatori che tornano al porto con il loro carico di fatica)
La patrona di Siracusa è Santa Lucia, nella piazza del Duomo si trova anche la chiesa di Santa Lucia in Badia al cui interno vi è un bellissimo affresco di Michelangelo Merisi.
Il Duomo è una costruzione speciale sorto su un tempio dedicato alla dea Atena, di cui conserva le enormi colonne doriche.
(Ho montato un breve video con l’accompagnamento musicale della bellissima “Santa Lucia” di Francesco De Gregori)
Attraversiamo vie e piazze e l’attenzione è per i balconi barocchi, alcuni ancora arzilli, altri stancamente resistono , ma tutti ci comunicano qualcosa di poetico.
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(Erri de Luca, da L’ospite incallito)
Prima dei telefoni i balconi,
si usciva fuori e si mandava a dire.
Erano lo sfogo della casa, le ragazze non uscivano
a spasso
tranne per la funzione, la domenica.
Però stavano in vista sul balcone,
passava il giovanotto, un fiore conficcato nell’occhiello,
una sbirciata a scippo, l’intesa fulminata,
telegramma spedito con le ciglia.
Al balcone tra i vasi la ragazza dipanava un gomitolo,
ricamava a telaio, fingeva di pungersi con l’ago
per liberare gli occhi messi in giù.
Mia nonna si fidanzò al balcone.
E mia madre, d’estate, dopoguerra,
con altri amici esce sul balcone per il fresco
e un uomo, ventottanni, sedutosi vicino le chiede
di sposare.
Provengo dall’incontro di loro due là fuori, a Mergellina,
col cielo giocoliere del tramonto.
Ma da un altro balcone s’era affacciato pure l’impettito
a dichiarare guerra, sporgendosi rapace e pappagallo
sulla folla ubriaca di se stessa.
Era meglio se usciva alla finestra
e meglio ancora se teneva chiuso, così non si guastava
la storia dei balconi e dell’Italia del millenovecento.
Per continuare la conoscenza di Siracusa vai al 13° post: La leggenda di Aretusa, cliccando QUI.
Ci riposiamo nel giardinetto della Cattedrale barocca di San Giovanni Battista, chiusa, in tema con il momento di “chiusura” dell’intera città calda e sonnacchiosa a ferragosto.
… ognuno combatte la calura e imbroglia il tempo come può…
A Siracusa
Area di sosta di Siracusa – giretto notturno – ultimi riti e a nanna
Ieri sera, avendo assistito allo spettacolo pirandelliano, abbiamo tardato ad andare alle aree di sosta e ne abbiamo raggiunta una tranquilla e libera che era notte fonda, al risveglio, facciamo un giro per capire come siamo messi e scopriamo di essere in alto, sopra una stupenda scogliera, la famosa
( clicca sulla foto e cammina sui gradini bianchi o sulla spiaggia, o metti i piedi in acqua con i bagnanti che stanno arrivando)
Si potrebbe anche scendere al mare lungo il sentiero, non facilissimo ma fattibile, ma l’area è poco attrezzata, decidiamo quindi di fare solo qualche passo e qualche foto prima di spostarci… un po’ a malincuore.
Troviamo posto in una vicina area con accesso diretto sulla spiaggia.
Bagno, relax e, sorpresi, assistiamo ai preparativi e alla cosumazione dei falò per la notte di ferragosto. Scopriremo la tradizione dove intere famiglie e gruppi di amici trascorrono con tende e grandi vettovaglie tutta la serata e la notte di ferragosto sulla spiaggia, mangiando, cantando, ballando e facendo bagni notturni… come potrete vedere dal filmato
(le immagini sono accompagnate dai primi 3 minuti di “Time” dei Pink Floyd, suonata dai bravissimi Brit Floyd)
Eccoci partiti alla volta di Siracusa, con breve sosta alla deserta e calda Ragusa.
Marsala è famosa a tutti per lo sbarco dei Mille guidati da Garibaldi l’ 11 Maggio 1860 e per la produzione dell’omonimo vino Marsala.
Entriamo dunque in Marsala in un caldo pomeriggio di agosto, i nonni chiacchierano sulla gradinata all’ombra del maestoso Duomo, che con altri palazzi chiude una piazzetta/punto di incontro per i residenti che non si lasciano intimorire dal passaggio di gruppetti di turisti interessati e soddisfatti dal luogo.
La chiesa madre è situata sulla piazza della Repubblica ed è stata costruita intorno al 1176 per volontà dei Normanni. Il Duomo di Marsala è stato dedicato a San Tommaso Becket di Canterbury, a causa del naufragio di un’imbarcazione diretta in Inghilterra, la quale trasportava intere colonne corinzie e che tali colonne erano destinate alla costruzione della chiesa di San Tommaso in Inghilterra. Tale naufragio avvenne presso la spiaggia di Marsala.
(San Tommaso Becket assassinato nella Cattedrale di Canterbury)
Visita alle cantine Florio
Dopo una merenda in attesa dell’ora di visita alle Cantine Florio, ci uniamo al folto gruppo di turisti e ascoltiamo con interesse la guida che ci condurrà poi in una bella sala apparecchiata per una degustazione guidata di vini, e al market per qualche acquisto.
Anche per il vino di Marsala, in principio, fu tutto merito degli inglesi.
L’ incontro fra il vino Marsala e l’Inghilterra fu del tutto casuale ma si dimostrò duraturo e intenso, tanto che, ancora oggi, le cantine di Buckingham Palace continuano a rifornirsi di vino Marsala. (per approfondire leggere QUI)
Vi lascio al filmato per un “assaggio” di Marsala con l’aiuto dei Pink Floyd suonati dai bravissimi Brit Floyd in “Us And Them”
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